30.6.08

Arrendersi

L’ho già detto: Odio l’estate e il caldo. Ieri, quando sono uscita dall’istituto di yoga, i marciapiedi fumavano, non scherzo. Ma a volte bisogna arrendersi, accettare lo hic et nunc.

La musica del Boss, intrisa di sudore e casino, mi aiuta ad arrendermi. Mi stupisce sempre il fatto che The Wild, the Innocent & the E Street Shuffle sia uscito solo tre anni dopo, mettiamo, All Things Must Pass. È vero che il buon George (che riposi in pace) lo conosco “da sempre”, mentre invece il Boss l’ho scoperto sul tardino—vero anche che molte canzoni di ATMP rimontano al 1966. Ma comunque…

Amo questa canzone perché ricorda una New York che non esiste più—malandata, puzzolente, pericolosa, non ancora un luna park disneyficato per i ricchi. E anche perché cattura il caldo oppressivo, il languore, la sconcezza dell’estate nostrana.

Amici

  • Oggi è il compleanno di C e R, persone schiette e generose, dal cuore aperto, che mi sono sempre vicine, nel bene e nel male. La canzone che segue è per loro.
  • Un grosso in bocca al lupo a M!
  • Qualcuno ha notizie di S?
  • Mi manca Emme, e spero che il bimbo vada meglio.
  • A tutti gli amici di tierra ibérica: ¡ Viva la Furia Roja !

29.6.08

Sorrisi e canzoni XXVI

  1. una settimana di pranzi fai-da-te (e buonissimi, e poco costosi, e dimagranti)
  2. Paris Night e Charrua (mo’ vedrete)
  3. riscoprire vecchi amici
  4. fare il ponte
  5. piccoli passi in avanti
  6. che qualcuno riconosca quanto e perché sono stanca
  7. Narasimha Ta Va Da So Hum
  8. altre cose che migliorano col tempo
  9. Never forget who you are, little star…

Dona pacem


27.6.08

Sanssouci

The candles seem to all have been blown out,
Cupid’s wings have cobweb rings and no one’s about…
Who will be at Sanssouci tonight?
It’s only when you’re outside that you notice,
Only through the window you can see them.
Once the door is open, all will vanish.
Ain’t nobody at Sanssouci tonight.

Secondo Sancta Rufola (ora pro nobis), “Sanssouci” narra le illusioni del suo passato di dipendente della metamfetamina, con richiami verbali e anche musicali (ad esempio, l’uso del flauto) del famoso parco dei piaceri di Federico II di Prussia.

Ironia della sorte, una persona abietta e superficiale che frequentavo s’innamorò subito della canzone, senza capirci un’acca.

È bello (anche se doloroso) svegliarsi da sogni bugiardi.

Auguro a tutti un fine settimana di piaceri sani e di sogni dolci, veri e appaganti!

25.6.08

Tutto il suo perdono

Abbi pietà di me che sto lontana
che tremo del tuo futile abbandono,
tienimi come terra che pur piana
dia nella pace tutto il suo perdono
od anche come aperta meridiana
che dia suono dell’ora e dia frastuono,
abbi pietà di me miseramente
poiché ti amo tanto dolcemente.
Alda Merini

Sentirsi vivi

Mi sei scoppiato dentro al cuore
all’improvviso, all’improvviso,
non so perché, non lo so perché
all’improvviso, all’improvviso.
Sarà perché mi hai guardato
come nessuno m’ha guardato mai.
Mi sento viva all’improvviso per te.

Ogni attimo senza di te è un errore.

24.6.08

Buona festa di San Giovanni!

Bacioni ed abbraccioni a tutti gli amici di e a Firenze!

Un bis dell’aria di Lauretta, cantata questa volta dalla Divina.

Farsi scorticare

Fa male allora amare. È come accettare di farsi scorticare sapendo che in qualunque momento l’altra persona può andarsene via con la tua pelle.
Susan Sontag

23.6.08

Essere vivi

Stai cogliendo le opportunità uniche che quest’anno ti offre, Capricorno? Visto che siamo a metà del 2008, facciamo un bilancio. L’immagine che hai di te si sta espandendo in modo straordinario? Il tuo entusiasmo all’idea di essere vivo sta aumentando? Stai intensificando i tuoi sforzi per coltivare un senso di libertà interiore? Hai una visione più chiara delle esperienze di vita che ti servono per sentirti più potente? Se sei rimasto indietro in uno di questi progetti, comincia immediatamente a recuperare il tempo perduto.

Questa settimana, anche il mio oroscopo Sagittario è azzeccatissimo. E il vostro oroscopo?

Grazie, ragazzi!

No, la cosa non è finita come avremmo voluto. Sì, brucia ancora (e parecchio).

Però, siete e sarete sempre la mia squadra del cuore, e vi voglio bene, senza se e senza ma. E siamo campioni del mondo, e lo saremo per almeno i prossimi due anni.

Una parola per Roberto Donadoni, Rubertì Crapù: Sei un gran bell’uomo, ma anche e soprattutto una persona di classe: umile, mite, moderato, non provocatorio, sempre dalla parte dei tuoi ragazzi “meravigliosi” (come hai detto tante volte). La classe sembra non contare per tutti, ma per me sì.

Finalmente: Chapeau all’España! Non sono cattiva perdente. Infatti, nel vostro onore, sgranocchio in questo momento con i miei Wasa un ottimo Manchego viejo. Vi auguro in bocca al lupo! (Tifo anche Turchia, siccome ho un’amica tricottatrice di origine turca.)

¡ Cantamos !

22.6.08

Sorrisi e canzoni XXV

  1. un’altra insegnante genialoide di yoga
  2. un ricordo e un’anteprima della mia città preferita (mo’ vedrete)
  3. la grinta
  4. un’ottima piccola introduzione al sanscrito
  5. il lavoro a maglia, nonostante le mie difficoltà attuali (mo’ vi spiegherò)
  6. gli SMS da persone care
  7. il fatto che certi ricordi, certe canzoni, pungano ormai molto di meno
  8. Fly me to the moon and let me play among the stars…
  9. Stella by starlight
PS Bilancio benessere venerdì-domenica: tre sedute aerobiche, tre lezioni di yoga, tre sedute addominali (brevi, devo stare attenta alla schiena), due sedute pesi. E avendo ritrovato il secondo disco di questo capolavoro unico e venerando, ho cantato a squarciagola canzoni discutibili di Al Jolson tutto il week-end. Mo’ son allegra!

Pride 2008

Fate scorrere verso il basso per visionare i nuovi messaggi.

Sono un’amica incondizionale delle lesbiche e dei gay. Cito Dame Elizabeth Taylor:
Senza gli omosessuali, non esisterebbe la cultura. Tantissimi grandi musicisti e pittori furono e sono gay. Senza i loro contributi, il nostro sarebbe un mondo del tutto diverso e piatto.
Vivo a pochi isolati da dove scoppiarano i tumulti Stonewall, per una scelta precisa. Le nostre festività quest’anno hanno luogo dal 22 al 29 giugno.

20.6.08

Pensare in grande

Immagine fatta dalle artiste PaPaYa!

So che alcuni amici non vanno tanto bene. Mi auguro che quest’immagine bella e fantastica insieme alla musica irradiata di Sancta Rufola (ora pro nobis) possa almeno per un attimo strapparvi un sorriso e tirarvi su il morale.

A tutti, un fine settimana di scoperte, brioso e sorprendente!

19.6.08

Freschezza

Stasera, tornando dal lavoro, ero stanca, sudaticcia dopo il tragitto in metropolitana, pensierosa ed anche un po’ preoccupata.

Poi sono passata davanti un piccolissimo giardino del quartiere—per essere precisi, quello in cui Miranda e Steve si sposano in SATC. Un temporale pomeridiano l’aveva lasciato gocciolante, e ne emanava un odore paradisiaco—un misto di legno e terra bagnati, rose e gerani, umido e fresco, foglie sempreverdi aspre e pungenti e altra verdura più dolce e delicata.

Addio, lordura della giornata!

Che c’entra Mirella Freni che canta “O mio babbino caro”? Poco o nulla, solo che la freschezza e la bontà della sua voce, la sua arte che nasconde l’arte, mi fanno pensare a quel profumo. E poi, che bella pronuncia! (Il suo tempo, invece, lo trovo moscio, ma pazienza.)

Un caro saluto agli amici fiorentini e modenesi! *sorriso*

18.6.08

Un valzer a mille tempi

Al terzo tempo del valzer
finalmente danziamo tutti e tre,
al terzo tempo del valzer
ci son io, c’è l’amor, ci sei tu,
e Parigi che tiene il tempo,
Parigi che misura la nostra emozione,
e Parigi che batte il tempo
lascia infine scoppiar la sua gioia!

16.6.08

Sorrisi e canzoni XXIV

  1. l’aver trovato un’insegnante genialoide di yoga
  2. il poter dare una mano, anche d’oltreoceano
  3. l’aver dormito benino due volte questa settimana
  4. la gentilezza e la vicinanza di tanti amici
  5. una graditissima telefonata dalla left coast
  6. nuovi traguardi
  7. la convinzione sempre più radicata che F vale ben poco (grazie, G)
  8. Je suis moi, j’entends, je sens et je vois. Je suis moi…
  9. Someday I’ll wish upon a star and wake up where the clouds are far behind me… (repeat)

15.6.08

Promemoria

Non hai nessun diritto di buttarti giù. Metterti in cattiva luce, essere meschino con te stesso o privarti delle attenzioni di cui hai bisogno sono peccati mortali. Questo principio è valido sempre, ma la prossima settimana sarà molto importante che tu eviti qualsiasi forma di autolesionismo. Se non ti vorrai bene e non ti prenderai cura di te potresti sconvolgere l’equilibrio cosmico in un modo così profondo che farai soffrire anche il resto del mondo. Riempiti di coccole nell’interesse di tutti noi.

Ecco il mio oroscopo della settimana. (Mi do da fare.) E il vostro?

Sancta Rufola, ora pro nobis

Immagine genialoide fatta da Giò

Sancta Rufola nostra—per i profani, Rufus Wainwright—si esibirà in italica terra quest’estate, il 18 luglio, all’Auditorium di Roma.

Non perdetevelo. Per me, Sancta Rufola è l’unico degno erede di Verdi (da lui chiamato “Papà”), cosa che non dico alla leggera.

Eccovi una piccola playlist di canzoni che predilige la nostra patrona nei suoi concerti a solo.
  1. Dinner at Eight (Want One)
  2. Want (idem)
  3. The Maker Makes (colonna sonora Brokeback Mountain)
  4. Cigarettes and Chocolate Milk (Poses)
  5. Complainte de la Butte (di Vaucaire et Van Parys, colonna sonora Moulin Rouge !)
  6. This Love Affair (Want Two)
  7. Not Ready to Love (canzone-specchio di “Want”, da Release the Stars)
  8. Hallelujah (di Leonard Cohen padre nostro, colonna sonora Shrek)

14.6.08

Appuntamenti

Fate scorrere verso il basso per i nuovi messaggi.

Per quelli di voi nei paraggi di Firenze: L’amico Roberto Corsi, lui stesso poeta stupendo, presenterà Oblivion di Luigi Fontanella il giovedì 12 giugno alle 18,00 presso la libreria Melbookstore, via de’ Cerretani, 16r, poco distante da Piazza del Duomo. Seguirà brindisi coll’Autore.

Accorrete numerosi. A livello artistico, intellettuale e (soprattutto) umano, Rubertì ne vale la pena.

Poi, il sabato 14 giugno è festa doppia: il compleanno dell’immensa Yarn Harlot (tanti auguri, Stephanie!) e anche la Giornata Mondiale dello Sferruzzamento in Pubblico.

Boh, chez maliarda, questa festa si celebra quasi ogni giorno. Lavoro a maglia in metropolitana almeno una decina di volte la settimana, poi anche in autobus, a pranzo, nei caffè… E mica sono l’unica!

Sfogliando la lista degli italici happenings, vedo che Emme e Cristiana si son date da fare. Quanto mi piacerebbe essere delle vostre, dei vostri! (Conosco diversi signori tricottatori, alcuni anche eterosessuali.)

Comunque, ogni scusa è buona. Stringiamoci a coorte, non per morire (per carità), ma per dire di no all’impersonale e all’usa-e-getti e di alla creatività, al rispetto per l’artigianato (e anche per le bestioline da cui prendiamo le materie grezze), alla convivialità, alla bellezza e all’amore che può e deve animare tutto ciò che intraprendiamo.

Buono sferruzzamento, compagne e compagni!

13.6.08

Incantesimo di vivere

Quando al tramontar del sole i fiumi son rosa
e un brivido tiepido corre sui campi di frumento,
un consiglio di essere felici sembra uscire dalle cose
e salire verso un cor turbato.
Un consiglio di gustare l’incantesimo di vivere
mentre siam giovani e la sera è bella
perché ce ne andiamo, come se ne va quell’onda:
essa al mare, noi alla tomba.

Augurando a tutti un fine settimana sereno e un grand’appetito di vivere!

12.6.08

Sogno (edizione incubo)

Ogni volta che vengo in Italia, se arrivo a Milano, vado prima di tutto a salutare il Maestro (non Conte, questo Maestro) e Peppina alla Casa di Riposo.

Ohibò, ieri ho sognato che avevano rifatto il cortile della Casa di Riposo, lasciando le tombe scoperte, mettendoci gradini e tavole da picnic, affinché potessero dare concerti all’aperto e vendere cibo e gadget.

Il cortile era strapieno di turisti bevendo birra e mangiando popcorn, e c’erano rifiuti dappertutto, anche sulla tomba di Margherita Barezzi.

Per carità, ditemi che non sia (ancora) vero.

Mondo reo. Non c’è più virtù. Tutto declina.

* * *

Stamattina in palestra non c’era aria condizionata. Figuratevi: Dopo diversi giorni a 35-40 gradi, in una sala che dà sull’ovest (e quindi si riscalda la sera), con circa cento macchine elittiche e tapis roulant, con tanta gente che sudava e brontolava…

Ho smesso dopo 35 minuti, e mi son venuti i brividi. P*rca miseria!

Ammiccando

Ho il piacere di segnalarvi gli exploits di alcuni amici e conoscenti.
  • La bellissima Marina ha messo su un altro blog che unisce l’utile e il dilettevole, On Translation. (C’è da crepare di gioia per noialtri language geeks.)
  • Lo si sapeva già, ma la cosa va sottolineata: Cristiana è più brava di me. (Devo far passare il gran caldo per tornare a lavorarlo, il mio Clap.)
  • Gianandrea Noseda dirige il ciclo delle sinfonie di Brahms accoppiate ai concerti di Robert Schumann. Il primo concerto è già stato trasmesso ma è in rete disponibile all’ascolto fino al 17. Altri concerti saranno trasmessi su BBC Radio 3 il 12, il 17 e il 19 giugno.
  • Giuseppe Filianoti fa i suoi debutti alla San Francisco Opera nei panni di Edgardo, l’eroe maledetto della Lucia di Lammermoor di Donizetti. Qui trovate le date; qui sentite uno dei due Calabresi più grandi dell’universo (eccovi l’altro) in Donizetti, e qui in Cilea.
  • Finalmente, un avvenimento che darà la colpa all’inclinazione dell’asse terrestre: Fabio Luisi, amico della sublime Leonie e sommo maestro, dirige il Rigoletto di Verdi a Dresda; l’unico Don Juan Diego è il Duca di Mantova. Sarà trasmesso su Arte il 21 giugno. Beati voi.
PS A proposito di nulla e poi nulla: Il naufragar mi sarebbe dolce in questi colori.

10.6.08

Per le giornate scure

…e un canarino canterino addomesticherò
per le giornate scure
di quando il mare e il cielo dicono di no
e non si può viaggiare…

Chi ha bisogno d’amore e di tenerezza chiuda gli occhi e passi qualche minuto in compagnia di Gianmaria Testa.

Monsù, Piero Ponzo e i loro colleghi musicisti vi faranno sentire tutto il fresco e la levigatezza del volo. (Non perdetevi i concerti estivi di Gianmaria—a Siena, Napoli, Roma e altrove. Andrò a Montréal, dove Monsù è una stella vera e propria, se ce la farò…)

9.6.08

Même

Laraenigma mi invita gentilmente a rispondere a un même, cosa che faccio con enorme ritardo (scusami, cara!).

Mi permetto di tradurre alcune domande nel mio italiano brutto e approssimativo. (Le regole non le capisco neanche in inglese, mi dispiace!)

Qual è l’ultimo libro che hai letto e giudicato stupendo, ispiratore, da consigliare a quasi tutti?

Facile: I Capture the Castle (1949) di Dodie Smith, un romanzo che mi è capitato tra le mani per caso, offerto in omaggio con l’acquisto di altri titoli. Da quando l’ho letto d’un fiato l’estate scorsa, ne ho comprati altri sei-otto esemplari da regalare agli amici.

Si tratta di un Bildungsroman narrato da Cassandra, una diciassettenne che vive con la sua famiglia povera e eccentrica nella campagna inglese, in un castello malandatissmo. La prosa di Smith è squisita, con la grazia dolceamara di un Mendelssohn; e Cassandra è un personaggio indimenticabile, idealista ma senza illusioni, passionale ma non egocentrico.

Esiste almeno una versione cinematografica di I Capture the Castle, ma secondo me dev’essere brutta, perché il bello di questo romanzo deriva dal di dentro, dalle mille e mille sfaccettature della coscienza di Cassandra. (Ohibò, sì, Visconti del Gattopardo ha fatto un capolavoro, ma Visconti era Visconti, e gli altri son nani.)

Leggetelo in inglese se ce la fate!

Quale cibo ti fa uno schifo madornale, che non saresti capace neanche di toccarlo?

Sono vegetariana. Ho orrore del sashimi, del carpaccio e di altri cadaveri crudi. E poi solo a guardare i frutti del mare, mi può venire voglia di vomitare.

Tattuaggi, sì o no?

Ce la faccio con difficoltà a farmi fare la vaccinazione contro l’influenza senza svenire, figuriamoci i tattuaggi!

Esiste una canzone che, ogni volta che la senti, ti faccia ballare, battere i piedi, cantare in pubblico?

Sono una inconditionnelle dei Village People. YMCA mi tira su anche quando sono tristissima, ma In the Navy mi fa ridere.

Anzi, la vorrei dedicare al Senatore McCain, perché un’enculade bell’e torrida gli farebbe un mondo di bene, a mio umilissimo avviso.

Non passo il même (sembra infastidire i miei conoscenti), ma chi vuole rispondere risponda pure!

Sorrisi e canzoni XXIII

  1. l’essere assai meno troia, amareggiata e dispettosa di altri (scusatemi, è vero)
  2. un pizzico di rabbia sana
  3. un rifugio
  4. la grinta in palestra (anche a 38 gradi, col sole negli occhi, io non mollo)
  5. il dover e il poter crescere e andare oltre
  6. lo schifo che mi spinge a cambiare
  7. il sentir vibrare ancora l’amore di Robyi
  8. l’unica Ceciliona!
  9. Tu stella cometa, mi devo allontanare da te per vederti tutta intera…

6.6.08

Je ne veux pas travailler

Sto passando un momento non catastrofico, ma decisamente no. Dormo male. La temperatura nei prossimi giorni rischia di toccare i 40 gradi, una tortura per me. Lo sferruzzare non va a meraviglia. La mia pinguèdine è in leggero aumento, nonostante le levatacce antelucane e via in palestra.

Non mi lamento; constato. Sono stanca ed infastidita ma non a pezzi.

Se solo potessi smaltire l’ennui fumando, come la cantante di “Sympathique”! Ci ho provato anni fa, ma mi è venuto un mal di pancia orrendo (son nerd). Mo’ son asmatica, quindi la questione non si pone più.

(Volete che mi scandalizzi per le sigarette? No, non sono particolarmente sane, ma per me fanno meno male e meno schifo delle vetture a carburante.)

Dai, da limoni limonata: Col gran caldo, non potrò mangiare, quindi perderò peso. Potrò riposarmi lunedì e martedì (è la festa di Shavuotchag sameach!). E per quanto riguarda il tricottaggio, forse è ora di intraprendere qualcosa di facile ma chic per un compleanno d’agosto.

E voi, come state?

Auguro a tutti un fine settimana fresco, stimolante ed appetitoso!

4.6.08

Limoni

C’è un’espressione in inglese: Quando la vita ti offre limoni (ossia difficoltà, cose sgradevoli), fanne limonata.

Venerdì, ho provato a montare Clapotis—per montare, intendo arrivare oltre il secondo ferro. Ieri sera, dopo decine di tentativi (e una bella torta strapiena di peperoncini e fagioli neri, lodato ne sia il Signore), ci sono riuscita.

Per il momento, però, non sono brava abbastanza da poter farlo col mio amatissimo Malabrigo Lace (ne volevo fare the Clap [ossia il mal francese] anziché la Lace Ribbon Scarf). Pazienza, ci arriverò prima o poi!

Forse questo modello, con tanto di maglia rasata, sarà più abordabile per un primo tentativo con Malabrigo? (Il campioncino lo faccio senza difficoltà, e la stoffa è soffice e leggerissima, un sogno!)

Son tonta ma testarda. E quest’estate, nonostante la tristezza e tutto il resto, imparo a fare calzini. Per me.

Notate bene: Mi do da fare anche per imparare la terminologia del lavoro a maglia in italica lingua. Voi mi correggerete, no?

Fa tanto caldo da noi. È buona la limonata, ma da Contiana DOC, preferisco altri manicaretti. E voi?

2.6.08

Sorrisi e canzoni XXII

  1. un’altra serata in compagnia di un genio (grassie, monsù)
  2. il rimedio migliore contro il caldo estivo
  3. le arance californiane
  4. gli amici a quattro zampe
  5. la palestra
  6. che questa mia medicina sia di nuovo disponibile
  7. un po’ di sonno (è un inizio…)
  8. Non ti aspetto più
  9. Je crois boire un vin de Bohême, amer et vainqueur, un ciel liquide qui parsème d’étoiles mon coeur !