31.10.08

Berlino IV

Rose al Türkenmarkt, Kreuzberg.

Auguro a tutti un fine settimana dai profumi e colori indimenticabili! *bacione*

30.10.08

Ipsa fecit: Berlin klezmer scarf

Sciarpa fatta per un musicista eccelso e caro amico dalla personalità grande, dal cuore ancora più grande, amante dei colori e della stravaganza.

Filato: Kureyon di Noro e Debbie Bliss Luxury Tweed
Ferri: 4,75 mm, Knit Picks Options
Modello: Noro Striped Scarf di brooklyntweed

29.10.08

Berlino III (Les feuilles mortes)

Foglie d’autunno fotografate nel piccolo parco intorno al Käthe-Kollwitz-Museum, Charlottenburg. (Di Kollwitz, un’artista signora e un’anima eletta, avrò altro da dire, ma al momento sono raffreddatissima, ahimé.)

La foto ve la offro insieme a una delle canzoni più belle di tutti i tempi, in una delle interpretazioni più belle di tutti i tempi.

28.10.08

Berlino II

Una delle tante meraviglie del Pergamonmuseum.

27.10.08

Berlino I

Stoffe al Türkenmarkt lungo il Landwehrkanal, di gran lunga la cosa che ho amato di più di Berlino.

L’amico A me l’ha fatto conoscere, e ci ho passato diverse ore ogni martedì e venerdì, comprando per pochi Euro squisitezze da mangiare (mo’ vedrete) e regalucci, beandomi della bellezza di fiori, frutta, verdura, casalinghi, cianfrusaglie…

Berlino è una città meravigliosa prima di tutto perché non del tutto imborghesita. Artisti e gente del “popolo” ci possono vivere con una misura di dignità e libertà.

Il naufragar m’è dolce in quei colori!

26.10.08

Buona notte?

Eccomi di ritorno da Berlino, stanca e profondamente grata per un bellissimo soggiorno. Mi do da fare (sul serio) per tornarci non appena possibile. Grazie per tutte le vostre buone onde.

Avrò delle foto per voi (forse non del genere che vi aspettate), ma vi chiedo un po’ di pazienza, siccome devo far riparare il mio iMac, e il mio buon vecchio iBook è troppo anziano per intrattenersi con la macchina fotografica.

Un abbraccio a tutti e a presto! *yawn*

24.10.08

Träume nicht dein Leben

Tutto bene, tutto splendido, in questi ultimi… no, in questi primi miei giorni berlinesi.

Ore di contemplazione e diletto al Pergamonmuseum, dove ho cercato, imbronciata, una statua che si trova… a München! (Ve l’ho detto tante volte: Son tonta.)

Poi sono lieta ed orgogliosa di annunciare l’acquisto di una confezione industriale di Badedas a soli € 3,25! Il mio ex (quello storico) sghignava: Roba da camionisti napoletani! Ma a me (che praticamente non esco di casa senza spruzzarmi d’Annick Goutal, di profumi m’intendo io) piace da matti. E poi lo usa anche il mio amico e fratello W, l’uomo più raffinato che io conosca.

Il Badedas, insieme al Labello e ad altre coselline del genere, mi farà sentire un po’ meno in esilio.

Ho tricottato con fierezza ed allegria insieme a delle splendide signore in das Kaffeehaus Nr. 1 der Gay & Lesbian Szene in Berlin. (Errori di grammatica, lo so. Pazienza.)

E mi son offerta una cianfrusaglia con scritto sopra: Träume nicht dein Leben, lebe deinen Traum.

Aiutiamoci a vicenda, che ne dite?

21.10.08

Apprezziamo l’istante

Ho la brutta tendenza—questo lo sapete già—all’autocommiserazione. Questo mio soggiorno a Berlino, pur essendo una chicca, un dono dal cielo, a volte mi risulta difficle perché sono sola, oramai da tanti anni.

Oggi però ho avuto l’opportunità di stare vicina a due amiche che passano un momento difficile. Una abita lontano da me, ma la conosco da quasi trent’anni; l’altra la conosco da circa un lustro, ma è una compagna nuovaiòrchese di birichinate e solidarietà. (Se Dio vorrà, passeremo insieme la sera del 4 novembre. Voglio dire, se nel frattempo l’ansia non mi ucciderà.)

Così ho smesso per un attimino di piangere su me stessa. Ho scritto una manciata di cartoline ad amici grandi e piccoli, un altro esercizio (utile e dilettevole) di de-egoismo. Poi sono uscita, prima a prendermi delle tapas (dietro l’angolo, ho speso € 7 e non sono riuscita a finirle!), poi a visitare il mercato turco.

E lì mi sono offerta del baklava. A dir vero, non mi piace granché, ma so che ci va pazza un’amica che non mi parla più. Quindi stasera ne mangio un pezzettino pensando a lei, bevendo della tisana alla sua salute, alla sua felicità, al suo successo. Vorrei che ne mangiasse con me, ma va bene così, non si spengono l’amicizia e l’amore.

E adesso? Piove. Cadono le foglie. Sussurra il vento. Dopo diversi anni di torpore (dovuto alla depressione), riprende a funzionare il mio cappoccione. Scrivo. Leggo. Faccio progetti e, a richiesta di amici (altra chicca!), traduzioni. Ho di nuovo la fiducia di poter fare, di valere, di essere utile.

Mi tengono compagnia in questo momento delle viole da gamba e un thé fumante alle spezie. Splende il crepuscolo.

Apprezzo l’istante.

20.10.08

Per emme

La canzone non ha un significato particolare, ma è nuova (almeno per me) e la trovo bella, così te la dedico.

Che bello avere un’amica che mi rende partecipe dei suoi bisogni. Lo sai che un’amica (la consideravo una sorella) mi ha “cancellata” dalla sua vita, esponendomi al pubblico ludibrio, con parole dure, perché le chiedevo come stava, perché mi preoccupavo quando mi diceva che stava male?

La tua amicizia per me è un regalo prezioso. Buon viaggio! Se potessi, ti offrirei un bel cioccolato caldo come si deve.

19.10.08

Black Market

Brano visionato oggi al Filmmuseum. Canzone ed esecuzione impareggiabili, a mio avviso.

A proposito di xenofobia, questo capolavoro assoluto del cinema statunitense non sarebbe stato possibile senza Billy Wilder (immigrato austriaco), Marlene Dietrich e Friedrich Hollaender (immigrati tedeschi).

In barba (per non dire altro) a Palin e compagnia.

18.10.08

Ecco perché odio il mio paese


  1. la xenofobia
  2. la xenofobia
  3. la xenofobia

A proposito, Wonkette è genialoide, l’unico sito che tratti la politica statunitense con la serietà che merita. Sul serio.

PS: Ocché, ecco perché amo il mio paese. (For the record: Yes, I totally would hit it.)

17.10.08

Factory

Auguri, auguroni a tutti da Berlino!

Sono innamorata di questa città cosmopolita, disincantata, dall’intelligenza feroce, senza arie. Ieri, allo Hamburger Bahnhof, ho visto una mostra Warhol interessantissima, insieme ad un’altra—“Il culto dell’artista”—dall’epigrafe deliziosa: Mica mi posso tagliare un orecchio tutti i giorni.

E oggi? Chissà quali scoperte.

Ringrazio tutti per le buone onde, augurandovi (in attesa di qualche telefonata!) un fine settimana divino. *bacione*

13.10.08

Guten Tag !

Eccomi arrivata senza difficoltà a Berlino. Grazie per le vostre buone onde!

La città è affascinante—molto verde e aperta, un po’ come Montréal, ma enorme.

Purtroppo, sembra che la mia macchina fotografica (nuova) e il mio iBook (anziano) non comunichino. Ma mi farò viva ogni tanto.

Ho già visitato lo Jüdisches Museum. Domani qui, nel mio quartiere, c’è il mercato turco. E mercoledì, il primo incontro con le tricottatrici berlinesi.

La frutta, la verdura, i pani, lo yoghurt, son tutti paradisiaci. Per non parlare del cappuccino biologico fatto in un caffè improvvisato, all’aperto, a Kreuzberg…

Abbraccioni a tutti!

10.10.08

Treffen wir uns in Berlin !

Signore e signori, parto stasera per Berlino—la prima vera vacanza che prendo da più di due anni. (Lì avrò sia un Handy che un fisso. Ci sentiamo per telefono?)

Sono sempre innervosita prima di partire, questione di un’educazione che mi ha trasmesso, e con violenza, l’idea di non meritare vacanze, riposo, piacere.

Ma questa volta sono più irrequieta del solito. Una carissima amica mi scrive: “Prendi con te un sacco di contanti—non si sa mai con questa crisi bancaria!” Sono sovente sul punto di vomitare causa nervi pre-elettoriali, con i candidati repubblicani che incitano apertamente alla violenza contro Obama (voglio dire: come se ce ne fosse bisogno).

(Ricordatemelo: Cos’è che trovate da ammirare degli USA?)

Spero comunque di fare lunghe passeggiate, di lavorare un pochino sul progetto che mi sta a cuore, di respirare, di sferruzzare e, soprattutto, di imparare.

Il mio iBook è vecchiotto, ma se ce la farò, vi farò vedere delle foto in tempo quasi reale.

Nel frattempo, auguro a tutti un fine settimana iridescente come questa canzone paradisiaca di Sancta Rufola nostra. *bacione*

8.10.08

G’mar chatima tova

Possa il Signore concedere il perdono a tutto Am Yisrael.

Shushan emek uyamah, “La rosa della valle trema”.

7.10.08

Tramite la gioia

Così è scritto: Emergerai con gioia.
Tramite la gioia, potrai emergere da ogni guaio.
Rav Menachem Mendel di Kotzk

6.10.08

Dona nobis pacem

Immagine genialoide fatta da Giò

Agnus dei
qui tollis peccata mundi
dona nobis pacem.

3.10.08

Non si dà follia maggiore

Non si dà follia maggiore
Dell’amare un solo oggetto:
Noia arreca, e non diletto
Il piacere d’ogni dì.
Sempre un sol fior non amano
L’ape, l’auretta, il rio;
Di genio e cor volubile
Amar così vogl’io,
Voglio cangiar così,
Voglio cambiar così.

Una delle più belle interpretazioni in assoluto della Divina, quella di Fiorilla nel Turco in Italia di Rossini, del 1954. E il sentimento? Per me, purtroppo, rimane strettamente aspirational, come diremmo in inglese.

Che siate fedeli o incostanti, vi auguro tutti un fine settimana delizioso, piacevole e un po’ folle! *bacioni*

1.10.08

Un rêve impossible



Ci sono voci e canzoni ed emozioni ed anime necessarie. Grazie, Iolanda.
Se fosse da rifare,
ebbene, malgrado tutto,
io la seguirei lo stesso,
questa strada che ci porta a dirci addio.

Se fosse da rifare,
io rifarei tutto,
io rivivrei il peggio
per rivederti sorridere
con lacrime agli occhi.

Abbiamo vissuto insieme
in piena luce,
abbiamo conosciuto insieme
la stagione più tenera
nel cuore dell’inverno.

Se fosse da rifare
tutta questa strada insieme,
non esiterei un solo istante,
perché tutto ricominci,
accetterei già adesso
di riperdere tutto, perdendoti.

È un sogno impossibile
che faccio stasera,
nel cuore del mio silenzio
m’invento una possibilità
che non verrà mai…

Se fosse da rifare,
a due, noi potremmo
accettare tutto il resto,
ed io saprei, forse,
questa volta tenerti con me.