12.6.08

Sogno (edizione incubo)

Ogni volta che vengo in Italia, se arrivo a Milano, vado prima di tutto a salutare il Maestro (non Conte, questo Maestro) e Peppina alla Casa di Riposo.

Ohibò, ieri ho sognato che avevano rifatto il cortile della Casa di Riposo, lasciando le tombe scoperte, mettendoci gradini e tavole da picnic, affinché potessero dare concerti all’aperto e vendere cibo e gadget.

Il cortile era strapieno di turisti bevendo birra e mangiando popcorn, e c’erano rifiuti dappertutto, anche sulla tomba di Margherita Barezzi.

Per carità, ditemi che non sia (ancora) vero.

Mondo reo. Non c’è più virtù. Tutto declina.

* * *

Stamattina in palestra non c’era aria condizionata. Figuratevi: Dopo diversi giorni a 35-40 gradi, in una sala che dà sull’ovest (e quindi si riscalda la sera), con circa cento macchine elittiche e tapis roulant, con tanta gente che sudava e brontolava…

Ho smesso dopo 35 minuti, e mi son venuti i brividi. P*rca miseria!

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