19.6.08

Freschezza

Stasera, tornando dal lavoro, ero stanca, sudaticcia dopo il tragitto in metropolitana, pensierosa ed anche un po’ preoccupata.

Poi sono passata davanti un piccolissimo giardino del quartiere—per essere precisi, quello in cui Miranda e Steve si sposano in SATC. Un temporale pomeridiano l’aveva lasciato gocciolante, e ne emanava un odore paradisiaco—un misto di legno e terra bagnati, rose e gerani, umido e fresco, foglie sempreverdi aspre e pungenti e altra verdura più dolce e delicata.

Addio, lordura della giornata!

Che c’entra Mirella Freni che canta “O mio babbino caro”? Poco o nulla, solo che la freschezza e la bontà della sua voce, la sua arte che nasconde l’arte, mi fanno pensare a quel profumo. E poi, che bella pronuncia! (Il suo tempo, invece, lo trovo moscio, ma pazienza.)

Un caro saluto agli amici fiorentini e modenesi! *sorriso*

2 commenti:

Elena ha detto...

Qui proprio a pochi metri da questo ufficio, c'è una magnolia meravigliosa, enorme e tanto frondosa che bisogna abbassarsi per rifugiarsi sotto la sua ombra. Il profumo comincia a sentirsi appena varcato il portone. Quella magnolia ha un potere sconcertante, mi fa letteralmente dimenticare dove sono. E a volte non è poco :-)

LUIGI A. MORSELLO ha detto...

Si, effettivamente la Freni rallenta non poco, credo per cercare la migliore emissione possibile della voce, e poi, non è la Callas !
Quanto alle vostre sensazioni umorali (umore della natura sempre più morente nella grandi ma anche piccole città) fra magnolie e verzure varie, sono d'accordo, manda in estasi anche me.