28.4.08

Norma

Segnalo con piacere la splendida intervista dell’amico Pavolo al soprano Daniela Dessì, che affronta il ruolo di Norma per la prima volta proprio in questi giorni, al Teatro Comunale di Bologna. La prima sarà trasmessa in diretta da Radio3 il martedì 29 aprile alle 20,30 (ossia durante la giornata lavorativa per me, hélas).

La Dessì è un’artista seria, di spessore, che, purtroppo, ho avuto poca occasione di sentire dal vivo. Ma approffitto dell’evento per segnalarvi qualche brano della Norma disponibile presso goear—in primis, la “Casta diva” cantata dalla Callas nel 1949 e nel 1961.

Propongo pure un’interpretazione recente e assai controversa, quella di Cecilia Bartoli, presa dal suo disco dedicato alla Malibran. Quando l’ho intervistata lo scorso autunno, ho notato che diversi critici avevano trovato da ridire sul suo approccio, “cameristico” rispetto alla tradizione recente. Mi ha risposto con una certa stizza.
Il lavoro che abbiamo fatto su questo disco è legato agli autografi, al manoscritto—cioè sulla musica scritta da Bellini. L’autografo della Norma si trova a Roma, alla Biblioteca del Conservatorio. Questa è una preghiera, e le dinamiche di questa preghiera sono piano, pianissmo, sottovoce. E come la Norma è del signor Bellini e non è della “tradizione”, io, come interprete e soprattutto al servizio del compositore, non ho fatto altro che incidere questo brano con un’orchestra dell’epoca seguendo le dinamiche che Bellini ha scritto nella sua musica.
Le ho chiesto poi se avrebbe affrontato il personaggio in iscena.
Sì, una Norma non legata alla tradizione ma legata all’autografo. Le orchestra che suonavano la Norma all’epoca erano orchestre di 40, 45 musicisti. Sarebbe, diciamo, una Norma belcantistica e non una Norma wagneriana!
La “Casta diva” della Bartoli ha convinto pochi, ma io la trovo bellissima (dixit la più smancerosa delle orfanelle callasiane).

Ascoltiamola inviando un grosso in-bocca-al-lupo-m*rde-à-la-puissance-treize-ptui-ptui-ptui alla signora Dessì e buon ascolto a quelli che avranno la fortuna di sentirla!

2 commenti:

Elena ha detto...

mi rendo conto di essere circondata (se pur virtualmente) da persone 'musicali', tu, paolo, gabrilu, luca, elisa, e anche tutti gli altri che visito regolarmente, è una bella sensazione. una specie di orchestra
:)
ciao
elena

maliarda ha detto...

I melomani sono come gli zombi, non c'è da scappare!

:DD

*bacioni*

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