L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.Foto da me scattata uno splendido pomeriggio di dicembre, in una bellissima città che per me, purtroppo, sarà sempre un po’ inferno.
Italo Calvino
28.4.08
L’inferno e no
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2 commenti:
Bella questa foto, mi evoca pensieri antichi!
Mi evoca pensieri recenti, purtroppo, ma grazie lo stesso!
*bacioni*
m
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