26.2.08

Sogno

L’ho sognato. Cioè, ho sognato di scrivergli una cartolina, la stessa, bellissima, che ho spedita ieri a una manciata d’amici del cuore. (È un’espressione che adoperava molto, in italiano: amico del cuore. Ironia della sorte.)

Ma la parte conscia della mia mente ha fatto capolino, facendo valere: Tu non gli manderai più cartoline. Non è innamorato di te; anzi, ti disprezza, ti ha buttata via, te l’ha detto compiaciuto e senza complimenti.

E già prima di svegliarmi sentivo quella vertigine (al cuore e in tutto il mio essere) che non mi abbandona più. Ci ho messo un buon quarto d’ora per poter alzarmi dal letto.

Nessun commento: