L’ho già detto: Odio l’estate e il caldo. Ieri, quando sono uscita dall’istituto di yoga, i marciapiedi fumavano, non scherzo. Ma a volte bisogna arrendersi, accettare lo hic et nunc.
La musica del Boss, intrisa di sudore e casino, mi aiuta ad arrendermi. Mi stupisce sempre il fatto che The Wild, the Innocent & the E Street Shuffle sia uscito solo tre anni dopo, mettiamo, All Things Must Pass. È vero che il buon George (che riposi in pace) lo conosco “da sempre”, mentre invece il Boss l’ho scoperto sul tardino—vero anche che molte canzoni di ATMP rimontano al 1966. Ma comunque…
Amo questa canzone perché ricorda una New York che non esiste più—malandata, puzzolente, pericolosa, non ancora un luna park disneyficato per i ricchi. E anche perché cattura il caldo oppressivo, il languore, la sconcezza dell’estate nostrana.
La musica del Boss, intrisa di sudore e casino, mi aiuta ad arrendermi. Mi stupisce sempre il fatto che The Wild, the Innocent & the E Street Shuffle sia uscito solo tre anni dopo, mettiamo, All Things Must Pass. È vero che il buon George (che riposi in pace) lo conosco “da sempre”, mentre invece il Boss l’ho scoperto sul tardino—vero anche che molte canzoni di ATMP rimontano al 1966. Ma comunque…
Amo questa canzone perché ricorda una New York che non esiste più—malandata, puzzolente, pericolosa, non ancora un luna park disneyficato per i ricchi. E anche perché cattura il caldo oppressivo, il languore, la sconcezza dell’estate nostrana.