Oggi mi è capitato un piccolo miracolo. Stavo per prenotare un albergo e passare il fine settimana in un’altra città—una follia dal punto di vista economico, ma giustificabile in quanto dormo malissimo da settimane, e ho bisogno di spazio e di tranquillità per riflettere.
Ho scritto di
un oroscopo azzeccatissimo. Bene, proprio in questi giorni (ma ci penso da un paio d’anni), ho deciso di smettere di fare la
pigiste, ossia la giornalista
freelance. Per undici anni ho cercato di avere un posto fisso come giornalista, e in quel periodo sono riuscita ad avere
un colloquio per
un lavoro.
Purtroppo, anche se personaggi di grande spessore mi ritengono la giornalista più colta ed intelligente che abbiano conosciuta, la cultura non interessa più. In questo momento, quelli che fanno il giornalismo culturale vengono quasi tutti licenziati. (No,
posto fisso non significa da noi ciò che significa da voi. Vuol dire semplicemente
lavoro a tempo pieno, ma senza diritti, perché da noi i diritti esistono solo per i ricchi ed i potenti.)
Indi il bisogno di spazio e di tranquillità per riflettere:
What’s next? Il piccolo miracolo: Una collega parte per il fine settimana, e mi lascia il suo appartamento, con barboncino e aria condizionata, a pochi metri da una piscina. Non essendoci né Internet né tivú, non posso scappare all’obbligo di
pensare, spero in modo utile e costruttivo.
Poi, un anno fa, ho fatto la conoscenza di una persona che mi ha fatto molto, molto male. Quindi vi chiedo, se possibile, di pregare per me. (Il concerto di
Gianmaria Testa è stato una delizia ma anche uno strazio, perché non avevo nessuno con cui condividere quella musica tanto bella e sentita. L’ecolalia nel mio cappoccione mi risulta sempre più difficile da sopportare.)
Lo sferruzzare va bene, dopo un momento no, e spero di avere ben presto delle foto!