Finora, non ho mai pubblicato un videoclip YouTube perché il lettore mi risulta orrendo. Ma questo filmato è troppo bello e troppo importante. Buona visione!
29.9.08
Shanà tovà!
26.9.08
Luce ancora
Victor Hugo
Io la notte l’adoro—il buio, il bel fresco, il silenzio… relativo. (Il silenzio vero e proprio non esiste dove abito io. In campagna o al mare, poi, anche se non c’è rumore, il fragore dell’immensità mi trafigge ed assordisce.)
Pur essendo assai esuberante alle mie ore, amo tutto ciò che porta all’intimità, al raccoglimento.
Auguro a tutti un fine settimana esuberante e/o pacato, secondo il vostro gradimento, con la giusta misura di ombre e luce! *bacioni*
25.9.08
Hang on, little tomatoes
Una mia amica ha subito un intervento chirurgico di quasi cinque ore la settimana scorsa (sta bene, grazie al Signore—è di una forza incredibile). Un’altra mia amica sta affrontando una gravidanza difficile. La proprietaria della mia boutique di filato di fiducia ha ricevuto minacce di morte (non scherzo, purtroppo). Un mio amico ha ricevuto minacce (di morte, no, ma comunque) anche lui.
E poi, si sa, gli acciacchi, le ferite sentimentali, tutto il resto…
A quelli che sono nei paraggi o almeno accessibili, offro un sostegno concreto. Agli altri, offro una canzone meravigliosa e quest’immagine di vitalità, luce, calore e bontà.
Abbraccioni a tutti!
24.9.08
Lontani
Ho fatto senza mostrarmi, lo giuro.
Ci credo ancora, forse.
Ma siccome non dura nulla,
siamo lontani, siamo lontani.
Lontani dal Mare Rosso, dal deserto,
dal paradiso, dall’inferno,
dal Pacifico, dai nostri sogni.
Quando spunta il giorno
siamo lontani da tutto,
lontani da noi.
Ho rivisto il film
e ho fatto, mi pare, del mio meglio.
Ho carezzato le cime
ma nel cielo grigio-blù,
siamo lontani, siamo lontani.
Ho rifatto i miei errori,
ho sconvolto ancora dei cuori.
Ho trovato l’appagamento
stasera, seguendo la corrente.
Siamo lontani, siamo lontani.
Lontani dall’America e dalle terre,
dal paradiso e dall’inferno.
Lontani d’Atlantide, dai nostri sogni.
Che la vita è breve.
Siamo lontani da tutto,
lontani da noi.
23.9.08
Rivisitare il passato
Rivisitare il passato è mordere un panino in cui, ti si assicura, non ci sono che pochi, ma davvero pochissimi, pezzettini di vetro macinato.“Rubo” la citazione dal blog di un amico (grazie, tesoro). Ne ho proprio bisogno in questo momento.
Joyce Carol Oates
Avanti! Forwärts!
22.9.08
Buon compleanno, Mirella!
Siccome sono di origine piemontese, ti offro dei giandujotti e una piccola playlist di artisti nostrani.
Te l’ho già “detto” altrove, ma lo ripeto: Ti auguro salute, amore, serenità, abbondanza e successo, oggi e per sempre.
Anche se non ci conosciamo (ancora) nel reale, sei per me un’amica generosa e sensibile—e una grande artista (in lana, ribollita e altri media), una mamma tenerissima, una scrittrice stupenda… Tu sei un regalo per noi tutti!
Te l’ho già “detto” altrove, ma lo ripeto: Ti auguro salute, amore, serenità, abbondanza e successo, oggi e per sempre.
Anche se non ci conosciamo (ancora) nel reale, sei per me un’amica generosa e sensibile—e una grande artista (in lana, ribollita e altri media), una mamma tenerissima, una scrittrice stupenda… Tu sei un regalo per noi tutti!
- La possibilité d’une île (Carla Bruni)
- Genova per noi (Il Maestro)
- La tua voce (Gianmaria Testa)
- Sotto le stelle del jazz (Il Maestro)
- Quello che conta (Luigi Tenco)
- Nient’altro che fiori (Gianmaria Testa)
21.9.08
Bivio
ricordo di una giornata splendida di settembre
Per qualche settimana non ho “postato” i miei oroscopi, che mi erano sembrati banali e/o opachi.
Questa settimana, invece, mi spaventano tutti e tre—il mio ascendente, il mio segno nel calendario ebraico e il mio segno solare. E lo spavento indica chiaramente che toccano sul vivo.
Uno mi parla di scadenze pazzesche per un lavoro creativo. (Tenete presente che sono la procrastinatrice più grande della terra—e, guarda caso, vi ho detto qualche giorno fa che avevo ripreso in mano un progetto che mi sta a cuore).
Uno mi chiede, “Sei in grado di sopportare un fardello di responsabilità più grande? O preferisci dominare un territorio piccolo, accontentandoti di impedire che la routine quotidiana si trasformi a volte in caos?”
Finalmente:
Quello che stai per lasciarti alle spalle è utile ma noioso, rassicurante ma superato, confortante ma modesto. Quello a cui stai andando incontro, invece, ti darà energia anche se ti scombussolerà un po’, sarà avveniristico ma piacevolmente disorientante, sarà interessante ma metterà alla prova la tua flessibilità. La transizione potrebbe avvenire prima di quando pensi. Congratulazioni (in anticipo) per la tua capacità di affrontare i cambiamenti!Mi povra dona!
Qual è il vostro oroscopo?
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18.9.08
Arancione
L’arancione mi mette allegria. Adoro quasi tutti i cibi arancione—le arance, le carote, il melone, le albicocche, i manghi, i peperoni, gli ignami… LE NESPOLE…
Mi ricordo or ora che l’arancione era un colore preferito del mio grande amore. L’arancione segna un concerto e un disco per me fondamentali.
Questa settimana, ho passato delle orette “no”, ma ho anche ripreso in mano un progetto che mi sta a cuore. Niente di monumentale—si tratta di qualche piccolo passo—ma è un inizio. Mi desto.
Ringrazio gli amici, quelli vecchi e nuovi, che credono in me. Ed auguro a tutti un fine settimana allegrissimo, sotto il segno dell’arancione! *bacione*
Mi ricordo or ora che l’arancione era un colore preferito del mio grande amore. L’arancione segna un concerto e un disco per me fondamentali.
Questa settimana, ho passato delle orette “no”, ma ho anche ripreso in mano un progetto che mi sta a cuore. Niente di monumentale—si tratta di qualche piccolo passo—ma è un inizio. Mi desto.
Ringrazio gli amici, quelli vecchi e nuovi, che credono in me. Ed auguro a tutti un fine settimana allegrissimo, sotto il segno dell’arancione! *bacione*
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16.9.08
Senza rancor
Oggi sarebbe stato il compleanno di una mia cara amica, spentasi qualche mese fa.
Tre persone che, un anno fa, erano dei punti di riferimento per me, oggi non fanno più parte della mia vita.
Una che per quasi trent’anni mi aveva accompagnata nei momenti più belli e più brutti della mia vita se n’è andata in silenzio, all’improvviso. Basta girarmi, muovermi per incrociare con lo sguardo libri e altri suoi regali.
Un’altra mi ha “buttata via” (cito) con una brutalità raccapricciante. In genere ormai penso poco a questa persona, ma oggi un fatto di cronaca ha rattizzato certi ricordi, certi sentimenti assopiti.
L’ultima sembra essere in preda a disturbi che non sa gestire.
Poi mi mancano orribilmente Parigi (mon chez moi, per me quasi una sorella) e un’altra amica di lunghissima data che non vedo da anni. Ci sentiamo spesso per posta elettronica, ma per motivi suoi preferisce non intrattenersi con persone legate al suo passato.
Pensieri malinconici. All’istituto di yoga, ci consigliano di dedicare la nostra pratica a persone assenti o lontane. La mia pratica, la dedico sovente a queste persone.
Tre persone che, un anno fa, erano dei punti di riferimento per me, oggi non fanno più parte della mia vita.
Una che per quasi trent’anni mi aveva accompagnata nei momenti più belli e più brutti della mia vita se n’è andata in silenzio, all’improvviso. Basta girarmi, muovermi per incrociare con lo sguardo libri e altri suoi regali.
Un’altra mi ha “buttata via” (cito) con una brutalità raccapricciante. In genere ormai penso poco a questa persona, ma oggi un fatto di cronaca ha rattizzato certi ricordi, certi sentimenti assopiti.
L’ultima sembra essere in preda a disturbi che non sa gestire.
Poi mi mancano orribilmente Parigi (mon chez moi, per me quasi una sorella) e un’altra amica di lunghissima data che non vedo da anni. Ci sentiamo spesso per posta elettronica, ma per motivi suoi preferisce non intrattenersi con persone legate al suo passato.
Pensieri malinconici. All’istituto di yoga, ci consigliano di dedicare la nostra pratica a persone assenti o lontane. La mia pratica, la dedico sovente a queste persone.
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In memoriam Maria Callas
Maria Callas moriva a Parigi il 16 settembre 1977.
Ascoltiamo la Callas venticinquenne nella “Trasfigurazione d’Isotta” (“trasfigurazione”, ma un po’ anche “illuminazione”), dal Tristano e Isotta di Wagner.
La foto raffigura la Callas nel Poliuto di Donizetti, edizione scaligera del 1960.
Ascoltiamo la Callas venticinquenne nella “Trasfigurazione d’Isotta” (“trasfigurazione”, ma un po’ anche “illuminazione”), dal Tristano e Isotta di Wagner.
Voce arcana, voce pia,Vi invito anche a leggere un mio saggio sulla Callas, anziché un messaggio dal mio vecchio blog.
calma, pura come il pianto,
dolce incanto, inno santo…
La foto raffigura la Callas nel Poliuto di Donizetti, edizione scaligera del 1960.
14.9.08
Luce
è il nostro sguardo che manca di luce.
Gustave Thibon
Foto da me scattata del bel verde dell’Harvard Yard.
A proposito di luce, l’integrale del nuovo disco di Renée Fleming può essere ascoltato in rete (per adesso). La Fleming è una diva con cui ho un rapporto amore-odio. I tanti suoi manierismi, per me, sono nauseabondi; l’ambra fulgente del suo timbro, invece, d’una bellezza impareggiabile.
Lì troverete “September” insieme alle altre “Vier letzte Lieder”, e brani dall’Ariadne auf Naxos—l’unica opera di Strauss (a parte l’Elektra) per cui impazzisco. La direzione di Thielemann mi sembra decisamente brutta, ma forse è colpa del formato Flash.
Buon ascolto!
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12.9.08
Colori
Alda Merini
Dolce ricordo di una mattinata luminosa d’agosto. Ma io preferisco il freddo, che rende vitali, e la notte, che accarezza e sussurra.
Si dorme benissimo senza aria condizionata, col piumino di mezza stagione.
Auguro a tutti un fine settimana dai mille colori ardenti! *bacione*
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11.9.08
In our rags of light
Sette anni fa, i nostri pompieri (quelli della caserma all’angolo) sono partiti in dodici, tra i primissimi a soccorrere. Sono tornati in quattro.
Deputy Chief Ray Downey
Captain William McGinn
Lieutenant Andrew Fredericks
Firefighter Eric Allen
Firefighter David Halderman
Firefighter Timothy Haskell
Firefighter Manuel Mojica
Firefighter Lawrence Virgilio
8.9.08
Pranzo nel Maine
Gioielli dall’orto d’AKS. Il pomodoro al centro, hélas—si chiamava Tommaso—si è spento in modo atroce, affettato, cosparso di foglie di basilico (esse stesse strappate dalla pianta materna), condito con olio d’oliva e sale di mare.
Un pranzo memorabile! (Spietati noialtri vegetariani, lo so.)
Il peperone? Poverino, non ne parliamo…
Un pranzo memorabile! (Spietati noialtri vegetariani, lo so.)
Il peperone? Poverino, non ne parliamo…
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Prima colazione nel Maine II
In realtà, credo che il valore artistico di questa foto sia ben scarso—ammesso che ce ne sia.
Ma il suo valore documentario! Una prima colazione nel giardino d’AKS. Mirtilli da noi raccolti in uno dei tantissimi blueberry barons della regione, ognuno una petite mort per il palato, intriso di sole e dei profumi dell’estate.
E poi lo yoghurt: biologico, da una mucca Jersey, INTERO (hi hi hi hi hi—pallosa la moderazione!).
E la compagnia, la migliore che ci sia!
Ma il suo valore documentario! Una prima colazione nel giardino d’AKS. Mirtilli da noi raccolti in uno dei tantissimi blueberry barons della regione, ognuno una petite mort per il palato, intriso di sole e dei profumi dell’estate.
E poi lo yoghurt: biologico, da una mucca Jersey, INTERO (hi hi hi hi hi—pallosa la moderazione!).
E la compagnia, la migliore che ci sia!
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7.9.08
5.9.08
Nuovi occhi
ma nell’avere nuovi occhi.
Marcel Proust
Foto da me scattata, al bellissimo mercato all’aperto di Brunswick, Maine. Per quanto siano avvenenti, questi pomodori di sicuro non sono più buoni di quelli paradisiaci dell’orto d’AKS. (Abbiate pazienza, vedrete anche quelli. Quelli da me non mangiati, voglio dire.)
Di ritorno dalle mini-vacanze, sono già stanca, ahimé. La rentrée, però, si annuncia affascinante con, tra l’altro, un seminario con il grande Edward Tufte.
Sono inorridita, poi, da Klondike Barbie. Ma meglio ridere che piangere, no? (Trovate diverse puntate, tutte deliziose, qui. Vi consiglio in particolare la quinta.)
Auguro a tutti un fine settimana rilassante e paradisiaco! *bacione*
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All’erta
L’amico (e peperoncino calabrese in carne ed ossa) Giuseppe Filianoti canterà il Don Carlo di Verdi a partire da domenica 7 settembre all’Opera di Zurigo.
Questo, prima d’inaugurare la stagione del Teatro Regio di Torino nei panni di Giasone, antagonista della Medea di Anna Caterina Antonacci (nientedimeno), e prima d’inaugurare la stagione scaligera, sempre come Don Carlo.
Si dà da fare il piccirillo, no?
Ascoltate la sua bellissima interpretazione (più bis) del lamento di Federico dall’Arlesiana di Cilea.
In bocca al lupo e m*rde à la puissance treize, quatorze et quinze, Giuseppe!
Questo, prima d’inaugurare la stagione del Teatro Regio di Torino nei panni di Giasone, antagonista della Medea di Anna Caterina Antonacci (nientedimeno), e prima d’inaugurare la stagione scaligera, sempre come Don Carlo.
Si dà da fare il piccirillo, no?
Ascoltate la sua bellissima interpretazione (più bis) del lamento di Federico dall’Arlesiana di Cilea.
In bocca al lupo e m*rde à la puissance treize, quatorze et quinze, Giuseppe!
3.9.08
Harvard Square
Foto da me scattata presso uno dei cancelli della mia università, in un pomeriggio di settembre dal cielo cristallino, accompagnata da veri amici (grazie).
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2.9.08
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