Credo di essere stata clinicamente depressa per più di vent’anni, per motivi sia situazionali che fisiologici (l’una cosa rafforza l’altra, rendendo la bestia ancora più difficile da domare).
Per me, la depressione si manifesta nell’immobilità e nella disperazione. (Beati, sotto certi aspetti, quelli che riescano a buttare sugli altri la loro amarezza! Ne ho conosciuti parecchi nella vita, fin dall’inizio.)
Ad ogni modo, l’altro giorno mi sono svegliata prestissimo con un pesante mal di testa. Ho preso un antidolorifico, mi sono riaddormentata, e mi sono risvegliata con un mal di testa peggiore (crepavo di fame, e poi avevo dormito in una posizione strana).
Un anno fa, la giornata sarebbe stata rovinata già a quel punto. Ma ora riesco a farmi forza. Un altro cachet, qualcosina da mangiare, un caffè nerboruto e via in palestra, dove ho fatto una sudata bell’e grossa.
Anziché rovinata, la giornata è stata estremamente produttiva con,
entre autres, una lezione lunga e ben riuscita di tricotaggio e un tragitto in taxi (per me, un
exploit che richiede il superamento di sensi di colpa radicatissimi).
E poi, il piccolo miracolo.
All’istituto di yoga, mi sono iscritta all’ultima lezione del giorno.
Ero l’unica in classe. E l’insegnante, invece di annullare, ha detto, “Divertiamoci! Diamoci da fare!”
Un anno fa, me ne sarei andata (ammesso che ci fossi arrivata). “Non posso farmi toccare, farmi osservare da vicino. Sono troppo grassa, faccio troppo schifo… e poi, cantare le preghiere in sanscrito da sola…” Questa volta, mi son detta, “È un piccolo miracolo, un regalo dal cielo, che accetto ben volentieri”.
Ho avuto quindi una lezione privata di oltre due ore con un’ottima insegnante, imparando un sacco di cose nuove. Lei mi ha fatto tanti complimenti sulla mia “bellissima energia e bellissima pratica”. (Pur essendo vecchia str*nza, sono sempre molto
bendy—thank you very much.) E poi, figuriamoci, faceva fresco con un bel venticello, e dallo studio si vedeva scintillare la città.
Alla fine della lezione, l’abbiamo dedicata a chiunque abbia bisogno d’amore e di guarigione.
Questa insegnante terrà un corso intensivo ad agosto. Mi sono già iscritta. E oggi, l’altra mia insegnante preferita (che conosco da un po’) mi ha detto, “Sai, la tua presenza assidua è veramente ammirevole”.
Tutto perché ce la faccio a muovermi, a non disperare. Ringrazio l’universo, gli amici, il mio psi, la dottoressa che mi ha prescritto gli Omega-3… anche qualcuno che ha detto che ero “da buttare via” ma che pure lui in un primo momento mi ha aiutata.
E spero che condividere queste coselline (che per me sono molto importanti) non porti sfiga
(ptui ptui ptui, m*rde à la puissance treize, e così via).