30.12.08

Playlist San Silvestro

Niente di originale, una lista molto gay, molto cittadina. Son fatta così.

BUON DIVERTIMENTO!
  1. Believe (Cher)
  2. I Will Survive (Gloria Gaynor)
  3. It’s Raining Men (Pointer Sisters)
  4. Signed, Sealed, Delivered (Stevie Wonder, una delle canzoni della campagna Obama)
  5. Diamonds Are a Girl’s Best Friend (Nicole Kidman)
  6. In the Navy (Village People)
  7. Sex Machine (James Brown)
  8. Like a Prayer (Madonna)
  9. Old Whore’s Diet (Sancta Rufola and Anthony Hegarty)

29.12.08

Auguri per l’anno novello

Carissime lettrici, carissimi lettori, che il 2009 porti a voi, a me, a tutti quanti:
salute
amore
serenità
abbondanza
successo…
…e tutto ciò che desideriamo.
Quanto a me, avida, chiedo per giunta guarigione, tenerezza (tanta), caparbietà, grinta, diligenza, glamour, chic, piacere, generosità, ottimismo… e tutto il necessario per concretizzare i miei sogni.

Non so se sarò in rete nei prossimi giorni. Se sì, vi preparerò una piccola lista canzoni per il San Silvestro; se no, di nuovo, auguri, auguroni per il 2009! *bacione*

24.12.08

Berlino XVI: Sempreverde

Piante perenni da me scattate a Prenzlauer Berg, Berlino.

Il Natale non è una mia festa, ma ho le mie preferenze, per decorazioni sobrie, naturali—rami di pino, candele, arance, pigne, roba del genere.

Soprattutto: Niente roba elettronica, che lampeggi. Niente musichette di “Christmas”. Niente personaggi ideati dagli specialisti di (scusatemi la parola) “marketing”.

Che il vostro Natale sia tradizionale o (ahimé) “di punta”, vi mando tutti i miei auguri per feste sane, allegre, piene d’amore.

Ci risentiamo la settimana prossima. Buon fine settimana! *bacione*

Marina ha cambiato casa

Oramai la trovate presso sonnenbarke.wordpress.com.

(Auguri, cara! *bacione*)

23.12.08

New York: Second Avenue II

Un altro portone del Lower East Side. Non so, la signora mi sembra a metà strada tra Audrey Hepburn e la sposa di Frankenstein.

In genere, ho pochissimo di sensato da dire, questo lo sapete già. Stasera però sono del tutto incoerente, imbottita di frittelle di patate (latkes, un piatto tipico di Chanukkà) e di dolci squisiti preparati dalla signora Stone, la suocera di una mia carissima amica (grazie).

Oggi al lavoro, un cliente mi ha lasciato un biglietto di ringraziamento, elegante e sentito. Nes gadol haya sham: Un miracolo grande avvenne lì.

21.12.08

Chag sameach!

In questo periodo dell’anno quando il dì è breve e la notte è lunga, arriva Chanukkà per aiutarci a trovare la luce dentro l’oscurità. Durante Chanukkà, si può anche scoprire che l’oscurità nasconde una luce maggiore…

La luce di Chanukkà getta raggi di speranza, di fede e d’amore; ci spinge a riprendere a sognare, e ci ricorda che i nostri sogni sono belli e importanti.
Melinda Ribner di Beit Miriam
A tutti, buone feste piene d’amore e di miracoli!

New York: Second Avenue I

Portone del Lower East Side, da me scattato una settimana fa.

(Per dovere di cronaca: Il Chelsea Hotel è distante assai dalla Second Avenue. L’abbinamento, quindi, come tutti gli abbinamenti di questo blog, è da considerarsi un mio ghiribizzo, niente di più. Anche se: I due luoghi, pur godendo d’una certa allure scapigliata e lurida, sono oramai del tutto imborghesiti, delle destinazioni turistiche. Hélas.)

19.12.08

Requiem

Portone del bellissimo quartiere Le Panier a Marsiglia, da me scattato nel dicembre 2007.

Ringrazio qualcuno che non leggerà queste parole di avermi aiutata a seppellire un’esperienza dolorosissima, a metabolizzarla, a guarirne. Senza di lei, non ce l’avrei fatta. Le auguro ogni bene per il suo compleanno.

E auguro a tutti un fine settimana dai colori accesi e privo di cons di qualsiasi razza! *bacione*

18.12.08

Hope

Due amiche qualsiasi al telefono:

J: Prego ogni giorno per Obama,
per la sua salute, per la sua sicurezza.
M: Io pure…
Mancano 33 giorni.

Qualche collegamento divertente:
Sancta Rufola nostra ha scritto bellissime musiche da balletto basate (in parte) sulla poesia “Hope” di Emily Dickinson. Eccone un estratto.

Grazie, Sancta Rufola nostra; grazie, madre Emily.
HOPE is the thing with feathers
That perches in the soul,
And sings the tune without the words,
And never stops at all,

And sweetest in the gale is heard;
And sore must be the storm
That could abash the little bird
That kept so many warm.

I’ve heard it in the chillest land,
And on the strangest sea;
Yet, never, in extremity,
It asked a crumb of me.

17.12.08

Se una notte d’inverno una pendolare

Nevica!

Ve l’ho già detto, mi pare, che nell’universo segreto (quello che ha senso), sono la figlia naturale di Dalida e del Maestro.

Il Maestro di recente ha pubblicato un nuovo disco. (Non è ancora reperibile su queste sponde.) Il Maestro è in tournée. (Non viene però in questo loco, almeno per il momento.)

Quant’è bravo il mio babbo, no?

Lo so, non è ancora invero. Ma tra qualche giorno, il dì diverrà più lungo della notte. Hélas. (Preferisco il mistero, i brividi, del buio.)

15.12.08

Forza, Don Peppino!

Dell’affaire scaligera non m’interessano né le pettegolezze né le polemiche né le congetture. M’interessa solo un amico che ne è uscito ferito e deluso.

Riporto quindi questa lettera di don Luciano Chiesa, parroco di Montù Beccaria, a Giuseppe Filianoti. Non so se Monsignore abbia ragione, ma il messaggio mi sembra sensibile e sensato.

Dico inoltre: Forza, Don Peppino! Sto con te. Che il 2009 porti a te ed ai tuoi ogni benedizione di salute, serenità, amore, abbondanza e successo.
Caro Giuseppe: PACE. E non te lo dico come sacerdote, ma da uomo a uomo. Sei stato offeso, lo so, e non ti dirò di porgere l’altra guancia ma, forse, il direttore pensava di essere nel giusto. Tu sai però (e ne devi essere convinto) d’essere il più grande tenore italiano e con la voce più bella. Noi di Montù Beccaria non ti dimenticheremo mai per le emozioni che ci hai procurato. La tua voce ci ha fatto piangere e gioire. La tua implorazione a Maria che hai fatto nella nostra chiesetta non è rimasta inascoltata. Ho chiesto ai parrocchiani di pregare per te e di convincerti che le sconfitte sono più importanti delle vittorie perché fortificano. Non devi sentirti vinto, vai per il mondo a cantare, caro Giuseppe, e lasciati le meschinità dietro le spalle. La nostra preghiera ti seguirà sempre, perché oltre che essere un grande artista sei un uomo buono e lo hai più volte dimostrato. Sii generoso, ti prego, e non voltarti indietro; lassù era scritto cosi e forse questo dispiacere può farti capire tante cose. Ti benedico.

New York: Jack’s

Sono una habituée di caffè. Non ce la farei proprio a vivere in un posto senza caffè e, guarda caso, le città che amo di più (Parigi, Torino, Berlino) sono note per i loro caffè.

Jack’s è un posticino che adoro. Ha solo quattro o cinque tavolini. Il latte è rigorosamente biologico, intero e locale, dalle valenti mucche dell’Empire State.

Ci passo delle ore con i miei libri, i miei taccuini, la mia carta da lettere, e son beata. E ogni tanto, ci si sente della musica non-anglofona (per esempio, della bella Carlà)—un piccolo miracolo in questo paese xenofobico.

Vi ci aspetto, v’invito.

12.12.08

Un pensiero…

…agli amici di Roma (anche a quelli imbestialiti, e anche agli amici di Venezia, ma non credo di conoscerci nessuno). Spero che siate sani e salvi.

L’Altissimo mi dice che ci sarebbero rischi inondazione anche a Firenze.

Tutti i profughi sono benvenuti a casa mia, e dico sul serio. (Non credo che la situazione sia così grave, ma non si sa mai.)

*un abbraccione*

11.12.08

New York: Eucalipto

Eucalipto scattato al mercato all’aperto dell’Union Square.

L’odore fresco e pungente dell’eucalipto è un mio profumo prediletto. E i rami mi piacciono tantissimo, da offrire e da ricevere.

Auguro a tutti un fine settimana fresco, sano, e allegro! *bacione*

New York: Arancione e viola

Sacchetti di cipolle al mercato all’aperto dell’Union Square.

In questo momento, l’arancione per me è un colore molto importante, non so spiegarvi perché.

Non c’entra, ma ditemi: Siete pratiche/pratici delle Artist Trading Cards?

Sono molto stanca e scoraggiata in questo momento (causa un impiego futile—in gran parte, ma non solo). Se potete, se ve la sentite, dite una preghiera o mandate delle buone onde.

10.12.08

New York: Che cavolo di cavolo

Cavolo ornamentale (si dice così in italiano?) sulla Twelfth Street, Greenwich Village, ricordo di una giornata deliziosa passata a zonzo.

Ho sempre desiderato un giardino, anche un balconcino. E mi piacciono proprio le piante “umili”, tipo il cavolo, l’edera, ecc. (Niente rose o camelie per me, non sono proprio il tipo. L’iride, invece, sì.)

8.12.08

Grazie...

…Emme!

Si vede che oggi, lavoro poco. Credo di essere stata male perché il mio “lavoro” (dove non lavoro, piuttosto cazzeggio) fa talmente schifo in questo periodo.

Dai, faccio uno sforzo, mi dico bon courage e avanti!

Son grata agli amici. Davvero.

Lista regali

La scorsa settimana non è stata delle più gradevoli: Sono finita imbottita di corticosteroidi in seguito a una crisi asmatica, la prima che mi càpita dal ‘99

In realtà, dopo le settimane paradisiache passate a Berlino, tutto il mese di novembre (tranne il 4!) è stato grigio e logorante. (Detto questo, ho continuato a lavorare sul mio sito ouëb e a fare ricerche per il progetto-che-mi-sta-a-cuore. Non mi do per vinta!)

Ma siccome oggi è il mio compleanno (e festa nazionale in Italia—un segno, non direste?)—faccio una piccola lista regali per il Signore, in modo spudorato, senza complimenti.

(Prima, però, grazie per quel regalo già ricevuto dal valore inestimabile. E gli amici? Non scherziamo, ça va sans dire, ho gli amici migliori del mondo, chiedo solo di continuare a meritarli e, in primis, di essere io un’amica più attenta e generosa.)
  • salute e serenità
  • ordine dentro e fuori
  • concretezza
  • grinta e disciplina
  • un compagno all’altezza (in tutti i sensi)
  • la forza di passare al prossimo livello (ginnastica, yoga, tricottaggio, fotografia e tutto il resto)
  • il coraggio di cambiare radicalmente vita
  • l’opportunità di creare e costruire invece di faticare e cazzeggiare per imbecilli
Grazie al Signore, grazie a voi. Grazie.

5.12.08

Continuando a costruire

Continuando a costruire, troverete conforto.

Stasera ho scoperto questo insegnamento del Lubavitcher Rebbe. Lui lo aveva pronunciato negli anni cinquanta, dopo tre giorni di silenzio assoluto, per consolare le famiglie di bambini israelani massacrati.

Noi lo abbiamo evocato per commemorare Gavriel, Rivka (incinta di cinque mesi, ma torturata lo stesso, come gli altri della Nariman House), e tutte le vittime delle atrocità di Mumbai.

Cito inoltre le parole di un altro rabbino, pronunciate ai funerali di Gavriel e Rivka:
Abbiamo bisogno di una vendetta di luce, di un’offensiva di santità e d’amore.
A tutti, un fine settimana di pace e d’amore. *bacione*

4.12.08

In bocca al lupo, Giuseppe!

Un grosso in bocca al lupo (m*rde à la puissance treize, toi toi toi) all’amico Giuseppe Filianoti, che domenica sera inaugura la stagione scaligera nel ruolo omonimo del Don Carlo verdiano (versione italiana in quattro atti).

Oggi, giovedì, ci sarà un’anteprima del Don Carlo per i giovani.

Ascoltiamo Giuseppe la sera dei suoi debutti al Metropolitan nell’aria “Fra poco a me ricovero” dalla Lucia di Lammermoor di Donizetti.

Giuseppe è una persona schietta ed umile, dal cuore enorme. Lo aspettiamo a New York per il Rigoletto e La rondine. Nel frattempo, godetevelo e sostenetelo voi!

3.12.08

Buon compleanno, Divina II

Tu vedrai che amore in terra
mai del mio non fu più forte…

Non so resistere, dobbiamo continuare a festeggiare:

Lo sapevate che la città di New York, finalmente, aveva commemorato il luogo di nascita della Divina? Mi ci recherò non appena possibile.

Vi offro dunque un brano della sua Leonora ne Il trovatore, ruolo verdiano in cui rimane impareggiabile. Buon ascolto!

2.12.08

Buon compleanno, Divina

…e grazie.

…Vivi ancora! Io son la vita!
Ne’ miei occhi è il tuo cielo!
Tu non sei sola!
Le lacrime tue io le raccolgo!
Io sto sul tuo cammino e ti sorreggo!
Sorridi e spera! Io son l’amore!
Tutto intorno è sangue e fango?
Io son divino! Io son l’oblio!
Io sono il dio che sovra il mondo
scendo da l’empireo,
fa della terra un ciel! Ah!
Io son l’amore, io son l’amor, l’amor!

1.12.08

Giornata mondiale contro l’AIDS

Il 2008 segna il ventesimo anniversario della Giornata mondiale contro l’AIDS.

Milioni e milioni son morti—tra cui i miei amici K, P, D, e T—in parte perché un Presidente degli Stati Uniti (una carogna tra le carogne) per anni si rifiutò di pronunciare la parola “AIDS” in pubblico.

E noi? Cosa diciamo, cosa facciamo, per essere d’aiuto, per combattere l’odio, hic et nunc?